Fratellino e sorellina, due personaggi senza nome che assumono un valore universale: una monade, due parti di un intero, animus ed anima, la parte maschile attiva e la femminile ricettiva in ognuno di noi. Per allargare la visuale e approfondire l'interpretazione proviamo a immaginarli come simbolo di una UMANITÀ IN CAMMINO: siamo noi o, se vogliamo, i nostri progenitori umani che si addentrano in una nuova esperienza, che accettano di ‘incarnarsi' e di sperimentare il MONDO.
Un'altra interessante lettura, più individuale, sarebbe quella di confrontare questa fiaba con il nostro percorso di AUTOCONOSCENZA: ricordando il SACRO FUOCO che ci ardeva nel cuore quando abbiamo iniziato il nostro CAMMINO SPIRITUALE, quando la NOSTALGIA di qualcosa di ALTO ci ha spinto ad andare a cercare libri, corsi, maestri… Possiamo paragonare le prove di Fratellino e Sorellina ai nostri inciampi sul sentiero, ai momenti di esaltazione dopo i quali subentrava una prova, o una stasi, e poi una ripresa…
La storia ha inizio con un’azione decisa del maschietto che incoraggia la bambina a venir via da una situazione in cui soffrono la fame, in cui sono ‘senza bene’ perché orfani della ‘vera’ madre; è necessario intraprendere un cammino per conoscere ‘il vasto mondo' e trovare il NUTRIMENTO giusto.
Sono due piccoli eroi che rappresentano l' EROE in noi. Nelle fiabe e nei miti spesso l'eroe ha a che fare con un VIAGGIO in cui deve mettersi alla prova e realizzare il suo obiettivo di vita. Il motivo della carenza di cibo è altamente simbolico proprio di una MANCANZA.
Fratellino e sorellina hanno FAME e bisogno di ACCOGLIENZA. Prati, campi e pietraie non sono ospitali e la loro risposta è il pianto, ma non un pianto disperato perché sentono in loro la FIAMMA DELLA RICERCA e interpretano la pioggia come qualcosa di sacro, una forma di vicinanza di Dio al loro dolore: un lavacro iniziatico, battesimale che li porta ad addentrarsi nel BOSCO.
Entrare, e di sera, nel bosco sempre più fitto è un rito di passaggio, una volontà determinata ad addentrarsi nell’inconscio, nella propria OMBRA, nella ‘SELVA OSCURA', come Dante ci insegna.
Il gesto coraggioso viene premiato! Nell'oscurità della fitto bosco trovano un grande albero cavo, un elemento materno, un ‘UTERO’ che li accoglie, li protegge dal freddo e dal buio e offre loro la possibilità di una nuova nascita.
E nascono davvero al nuovo giorno, svegliati dal calore e dalla luce del Sole che, come un padre, li rimette in azione…
Dopo questo contatto intimo con il creato la fame si è placata ma per Fratellino è arrivato un altro grande bisogno: la SETE!
La matrigna (la MATRIX per noi) è ancora lì e il suo veleno ha inquinato le acque. Ogni rivolo, ogni fonte di quel territorio offre una possibilità di METAMORFOSI diversa: animale feroce come la tigre, avido come un lupo, o veloce e buono come un capriolo, ma pur sempre animale?
Una parte della monade è catturata dal desiderio, deve assolutamente bere, ma l'altra per fortuna è pacata, ha INTUIZIONE, è fusa con gli elementi della natura ed è capace di ‘ASCOLTARE la voce dell'ACQUA’.
La parte femminile del binomio (l'ANIMA) riesce a salvare dal peggio il bimbo imprudente. Non sarà tigre, non sarà lupo ma non riesce a fermare in tempo il suo impeto e la metamorfosi avviene: Fratellino diventa capriolo.
Come Adamo ed Eva furono ricoperti di pelli per vivere nel ‘mondo’, abbandonando lo stato etereo, così la parte di noi incarnata possiede quaggiù la propria forma fisica, compresa nel REGNO ANIMALE. Probabilmente una forza più grande di noi ci ha spinto (e spesso ancora ci spinge) ad un irresistibile attaccamento alla materia. Per fortuna la nostra Anima non ci abbandona, ha cura del legame che dobbiamo mantenere con la parte sottile di noi e ci protegge da coinvolgimenti che ci condurrebbero ad una inesorabile densificazione.
Sorellina, per mantenere il contatto con la bestiola, prende una parte intima del proprio abbigliamento: una giarrettiera d'oro! La usa come collare legato a giunchi perché il fratello , essendo ormai un capriolo, non scappi via da lei.
Incredibile quanto le fiabe somiglino ai sogni! Usano simboli a volte assolutamente incoerenti…
Improbabile che la bimba povera avesse cose d'oro addosso ma questo elemento, l' ORO, assurge a simbolo altissimo: è regalità, Unione con il Sacro (Fratellino non si allontanerà), benedizione della laringe (infatti il capriolino parlerà), elemento di distinzione tra gli altri animali.
Lo shock causato dalla trasformazione fa vivere i due protagonisti in una sorta di RITIRO solitario. Sono a loro agio nel bosco e … crescono. Potrebbero restare lì, in quella casina, piccola oasi di tranquillità…ma un nuovo DESIDERIO infiamma il fratello: stavolta ha bisogno di mettersi alla prova; vuole sfidare i cacciatori in una gara di corsa. Uscire dalla casetta, e durante una battuta di caccia, è il massimo dell’imprudenza! Troppo forte è il bisogno di avventura. D’altronde la loro storia non era cominciata con l’intento di esplorare il mondo?
Troppa inattività non è congeniale all'essenza del fratello… La sorella non può ottenere altro che la promessa di un ritorno a fine giornata.
Interessante notare come il lungo silenzio nel bosco sia interrotto e vivacizzato da questa movimentata caccia, che essendo simbolica non è da intendersi come violenta, ma gioiosa e giocosa ed è particolarmente importante! A guidarla è addirittura il RE!
È bellissimo per il capriolino correre e impadronirsi dello spazio. Il primo giorno tutto va alla perfezione e, dopo l'uscita il suo RIENTRO (in sé?) è garantito. Ma ormai si è esposto e la sua destrezza insieme al collare d'oro lo fa sembrare particolarmente interessante ai cacciatori .
Nel giro di poco tempo arrivano due avvenimenti prodigiosi: entrambi i protagonisti hanno un INCONTRO CON IL NUMINOSO.
Il capriolo viene colpito alla zampa da una freccia! Non è una ferita grave ma simbolizza un segno della Potenza di sua Altezza il Re. L’umano che si scontra con il divino spesso nei miti è rappresentato da un’infermità; ricordiamo la zoppia che restò a Giacobbe dopo la lotta con l'angelo
La fanciulla, poco dopo, riceve la visita inaspettata del RE, meraviglioso, con tanto di corona in testa! L'ANIMA è visitata dallo SPIRITO! In un istante sono sposi e lei diviene REGINA.
Dopo l’albero e la casina ora la terza abitazione dei nostri personaggi diviene un CASTELLO e presto viene al mondo un PICCOLO EREDE di questa COPPIA REGALE… ma… il fratellino resta capriolo, amato e custodito ma NON ANCORA TRASFORMATO.
La MATRIX/MATRIGNA è ancora attiva; anzi ora appare inaspettatamente in compagnia di sua figlia, una sorellastra che pare proprio essersi formata per l’occasione, come alter-ego negativo delle importanti acquisizioni raggiunte da Sorellina; ed è assolutamente intenzionata a rubare la scena, sostituendosi alla regina.
Una FALSA PERSONALITÀ ‘monocola', incapace di visione bipolare, capace solo di prendersi onori che non le spettano e, cosa gravissima, spacciandosi come madre, mostra la volontà di impadronirsi del NEONATO!
La regina viene messa da parte, imprigionata e quasi soffocata.
Abbiamo visto però che Sorellina ha doti speciali: riesce ugualmente a prendersi cura del capriolino e del bambino (che del capriolo è probabilmente l’ottava superiore) .
Come si trattasse di una realtà parallela, simile ai sogni, quando facciamo incontri che appaiono inconsistenti al risveglio ma hanno molto da insegnare se invece, con coscienza lucida, diamo loro la dovuta importanza e li capiamo reali, così l’amore materno di Anima, che ha ormai conosciuto lo Spirito, si reca nottetempo a nutrire quella parte di noi ancora indifesa, non ancora trasformata…
Capriolino è un po' come il famoso Pinocchio: aspetta la TRASFORMAZIONE!
Recuperare la vera identità avverrà grazie a quella balia attenta, che vede e capisce, riferisce al re e salva la situazione.
Auguriamoci che ci sia sempre, tra i nostri servitori interiori (i piccoli io?), un TESTIMONE attento che non permetta ai falsi EGO di sopraffare l'attività del nostro vero IO!
📝LABORATORIO SU "FRATELLINO E SORELLINA":
✔️ Quando, nella mia vita, ho avuto fame/sete di qualcosa ...oltre?
✔️ Quanto ho bisogno di essere accolto/a?
✔️ Mi sento di più il capriolo o la fanciulla?
✔️ Dove mi sento meglio, accudito nella casina del bosco o nello scatenamento della corsa?
✔️ Cosa provo nei confronti dei cacciatori? (divertimento, sfida, paura?) e chi sono per me, nella mia vita?
RIFLETTO SUI SIMBOLI:
☑️ Ho mai scoperto di avere una "sorellastra"?
☑️ È attiva in me una "balia attenta"‽
✏️Disegno un albero cavo e vi metto qualcosa o qualcuno dentro.