Parlare del LEONE significa immergersi completamente nel mistero dell'ESTATE, nella triade acqua-fuoco-terra della quale questo segno è re, nella sua posizione centrale fra due madri (il Cancer lunare e la Virgo terrena).
I nativi di questo segno portano in sé queste caratteristiche:
-individualità e autentica coscienza di sé
-volontà di illuminare, governare, dominare
-solitudine regale
Il loro compito esistenziale è complesso; può essere meglio compreso contemplando il periodo dell’anno in cui nascono.
LEO è segno fisso, dorato e luminoso, caldo, ‘canicolare’, cosiddetto perché caratterizzato dalla costellazione del CANE di cui fa parte la luminosa SIRIO, la cui levata eliaca caratterizza alcune giornate speciali di agosto.
Per gli antichi Egizi questo era il periodo in cui il Nilo, con la sua inondazione estiva, confermava il dono annuale di fertilità e SIRIO era l’immagine celeste della GRANDE MADRE, della Dea ISIDE, colei che nutriva, così come il raccolto di agosto nutre con il suo grano maturo. Grano, oro, calore ma anche periodo festoso, di ‘feriae’ e di celebrazione della regalità di Madre Terra che, avendo ormai dato, siede su un trono e gode dei propri frutti; così infatti in molte opere artistiche è rappresentata Cibele: sul carro trainato da leoni o assisa in trono con le sue fiere a lato.
Molti sono i miti in cui è presente il Leone e spesso viene usato in modo simbolico per rappresentare SOLARITÀ, CORAGGIO e REGALITÀ, persino nei simboli araldici, nella chimera, nella SFINGE, antichissima immagine nella quale quattro animali rappresentano i 4 ELEMENTI, tra i quali il FUOCO di cui il Leone è patrono.
Nell’antico Egitto la potente SEKHMET aveva testa di Leone e disco solare sulla testa; AMON RĀ era l’OCCHIO del SOLE, così come il greco Apollo, divinità solare, era OCCHIO di Zeus e patrono della DIVINAZIONE (famoso il suo Tempio a Delfi in cui la Pitia operava). Anche il CUORE è simbolico del Leone, per la generosità dei nativi di questo segno ma anche perché è l’organo che gli corrisponde nella zodiaco del fisico umano, così come il SOLE è al centro del sistema solare e REGULUS, la stella più brillante della costellazione che lo rappresenta, è chiamata cuore del Leone.
Il suo nome, oltre che con REGALITÀ, ha a che vedere proprio con la possibilità di gestire REGOLE ASTRONOMICHE in quanto stella vicinissima (0,5') all’eclittica.
Il periodo del Leone è costellato da celebrazioni importanti che rendono grazie agli elargitori di doni: la MADRE (sentita come TERRA che dà frutti ma anche come LUNA che regola la crescita) e il PADRE SOLE.
Già presso i Romani nel mese di Agosto il calendario allineava una serie di date consacrate a dee madri e divinità solari: il 1^ di agosto si celebrava la Dea Speranza, il 5 la Dea Salus; il 9 si onorava il Sol Indiges, il sole nativo, originario, il più antico, poi sostituito da Helios, in seguito proclamato Invictus, poi Eliogabalo, senza dimenticare l'onore che veniva dato agli olimpici Febo Apollo e Artemide Diana, sua sorella, lui divinità solare e lei lunare, celebrata il 13 di agosto. Nello stesso giorno si festeggiava anche il dio Vortumno, colui che faceva maturare i frutti. Il 12 di agosto si accendevano le lampade in onore della dea Iside.
Presso i Celti LUG, lo spirito del grano, era celebrato nelle feste del LUGNASAD, proprio ai primi di agosto.
Il Calendario, anche attualmente, in questo periodo è pieno di ricorrenze ricche di simboli che hanno a che vedere con alcune caratteristiche tipiche del Leone: FUOCO, ORO, NUTRIMENTO, TRASFORMAZIONE.
Il 22 luglio si festeggia santa Maria Maddalena, la speciale discepola di Gesù, colei che pare abbia attraversato il Mediterraneo, portando con sé, oltre all'insegnamento del Maestro, la saggezza dell’Egitto. E’ considerata la Madonna Nera, Iside, il cui volto è il limo fertile del Nilo. Rudolf Steiner ci dice che Maddalena è la prima delle Tre Marie ad annunciare la venuta della Sofia tra gli uomini, lei rappresenta le forze dell’anima senziente dell’umanità. Archetipo del sacerdozio femminile, a conoscenza del segreto iniziatico dei primi gnostici. Ella è portatrice del Graal, l’anima dell’uomo che accoglie il Cristo.
Il 23 luglio si festeggia santa Brigida, cristianizzazione della celtica dea madre Brighit, patrona del Fuoco (breo=fuoco) sotto più aspetti: della creatività artistica, del focolare, della forgia e del potere di guarigione.
Il 26 luglio si festeggiano Anna e Gioacchino che, con la loro travagliata e umiliante storia, ma poi nel loro incontrarsi alla porta aurea anticipano la venuta della VERGINE e del CRISTO. Come “madre della madre” Anna diviene così un archetipo, la costruttrice della coppa che dovrà contenere l'ORO cristico. Anna sembra prefigurare l’operazione ALCHEMICA simbolizzando lei la NIGREDO con il suo dolore, generando però l’ALBEDO nella figlia Vergine Maria per arrivare alla trasformazione in RUBEDO con la nascita del BAMBINO SOLARE. Ecco la TRASMUTAZIONE del piombo in ORO, un attributo del Sole, luminare del Leone.
L’oro rappresenta la materializzazione della LUCE; cercare questo splendore lavorando su di sé è ricerca del Sé’. Jung chiamò PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE il cammino con cui un uomo diventa davvero ‘Sé stesso’. Questo viaggio dura tutta la vita.
Anche per questa ragione il nato nel segno del Leone spesso è egocentrico. Agisce in una sorta di costante autocoscienza, attivando un osservatore interno “spietato” che spesso non gli permette di essere totalmente consapevole della distinzione tra il Sé e l'ego. Per il Leone è difficilissimo distaccarsi da sé. La sua prova esistenziale si basa fondamentalmente su questo: utilizzare il suo viaggio su questa terra per scoprire chi sia l’OSSERVATORE, per mettere in azione la comprensione che NON è il SOGGETTO OSSERVATO!
I due eventi fondamentali di questo periodo di piena estate sono però la TRASFIGURAZIONE di Gesù e, come abbiamo detto, l'ASSUNZIONE al Cielo di Maria, punti cardine del simbolismo di questo segno.
Il 15 AGOSTO già ai tempi di AUGUSTO si festeggiavano momenti di ricchezza e abbondanza, in special modo i CONSUALIA, feste del GRANO.
Nelle antiche civiltà matriarcali, che veneravano la luce lunare, era giorno sacro il 15 di ogni mese. Per i Sumeri ed i Babilonesi era il numero della Regina del Cielo (Ishtar). Quindici è il numero che corrisponde alla Luna Piena perché nel mese sinodico, che conta 29 giorni, il quindicesimo giorno è quello del plenilunio.
Nella pittura sacra ci sono svariati dipinti che rappresentano Maria bambina che sale i 15 scalini del Tempio. Il lato luminoso del 15 è la corrispondenza di questo numero con il raggiungimento di un traguardo superiore. Salendo queste scale la Vergine diviene “Luna Piena”, simbolo della donna matura e della madre. È certo che Maria racchiude in sé la simbologia delle grandi e antiche divinità lunari; per questo non ci sorprende che il 15, come numero appartenente alla simbologia della Luna Piena, appartenga anche al culto di Maria.
I due eventi fondamentali di questo periodo di piena estate sono la TRASFIGURAZIONE di Gesù e, come abbiamo detto, l'ASSUNZIONE al Cielo di Maria, punti cardine del simbolismo di questo segno.
Tra i due si inserisce un’ulteriore data: il 10 agosto, la famosa notte di San Lorenzo in cui abbiamo la cosiddetta PIOGGIA DI STELLE CADENTI. In questi giorni in cui il RESPIRO DELLA TERRA è nella fase di 'espirazione', superato il culmine 'inspiratorio' del solstizio d'estate, ci cominciamo a staccare dall'eccessiva materialità e iniziamo un processo di purificazione, aiutati dal ferro celeste delle meteoriti nel quale dimora una forza risanatrice potentissima. Quello che si svolge nello spazio ha risonanza in ciò che avviene nel sangue umano che viene pervaso, omeopaticamente irradiato in ogni sua parte dal ferro sotto l’impulso di forze animico-spirituali.
Con questo aiuto, cercando di superare la materialità estiva, si può tornare a centrarsi sul lavoro su di sé mirando ad ottenere una mente pulita, senza l'ossessione di pensieri che rubano energia, per compiere il LAVORO ALCHEMICO di ‘trasformare la propria mente in sacra Vergine’; a quel punto la mente fondendosi con l'anima ... viene 'assunta in cielo', cioè liberata dalla pesantezza della personalità. Nello zodiaco il Leone rappresenta il Sole che, incarnandosi, è divenuto materiale ma che, lavorando consapevolmente può recuperare lo spirituale dimenticato, con il valore aggiunto della possibilità di trasformare la materia di cui è fatto. Il vero Sole, lo spirito cristico, potrà manifestarsi. Il germe solare penetrando la materia costruisce un corpo nuovo, il CORPO DELL'ANIMA di cui parla S. Paolo.
L’ASSUNZIONE al Cielo è simbolo e promessa per l’intera umanità. La possibilità che abbiamo di spiritualizzare le cellule del nostro corpo fisico, coscientizzandole, fu mostrata da Gesù ai discepoli nella TRASFIGURAZIONE.
TRASMUTARE IN LUCE LA MATERIA DEL NOSTRO CORPO! E questa trasformazione è nota in molte culture con nomi diversi:
Nuovo Testamento
Corpo dell'anima
(soma psikicon) in San Paolo
Ebraismo mistico
Merkaba'
Sufismo
Il corpo più sacro
o corpo sopraceleste
Taoismo
Corpo di diamante, gli immortali e i cloudwalkers
Scuole Yoga e Tantra
Il corpo divino
Kriya Yoga
Il corpo di beatitudine
Vedanta
Il corpo superconduttivo
Antichi Egizi
Corpo luminoso o essere
(AKH) o karast
Gnosticismo
Il corpo perfetto
Corpus ermetico
il corpo immortale
Tradizione alchemica
La Tavola di smeraldo
lo chiama il corpo d'oro
Buddismo tibetano
Rainbow body
Dal punto di vista mitologico possiamo individuare due tipologie base che caratterizzano la psicologia dei nativi leonini: ERCOLE e APOLLO.
Il Leone Erculeo è l’espressione di un anima che sta imparando la lezione evolutiva: governato dal proprio Ego e dall’istinto, spesso spavaldo e grandioso, ha però il CORAGGIO di affrontare le prove. Tutte e 12 le FATICHE fanno parte del percorso di Eracle ma quella specifica del segno è IL LEONE DI NEMEA (vedi anche articolo)
Il leone di Nemea simboleggia la personalità scoordinata e dominante che l'eroe deve uccidere. Il soggetto Leone sta uscendo dalla coscienza di gruppo tipica del Cancro e deve sviluppare la propria individualità, deve distruggere l'egoismo e l’egoità e collegarsi non all’io ma al suo Sè spirituale, unico modo per realizzare il vero altruismo cui mira.
Il Leone Apollineo è invece già sulla via della comprensione della prova che il suo segno gli offre: ha imparato a gestire la propria istintualità, sa dominarsi e sa selezionare, vive più “silenziosamente“, senza troppo bisogno di apparire, ed ha un alto senso morale, quasi eroico. Pur mantenendo le caratteristiche generali del segno e quindi anche quelle erculee, ne è espressione positiva, più equilibrata e non eccessiva, ha più sensibilità e ha volto la sua attenzione non unicamente a se stesso; sta realizzando l'unificazione con il suo segno opposto e complementare, l'Acquario.
(Ritengono i teosofi che quando la nuova Era di Aquarius sarà iniziata e la nuova religione mondiale sarà stata fondata, unendo tutte le attuali religioni, la grande festività dell'anno diventerà il Plenilunio di Agosto, che sarà dedicata al compito di entrare in contatto con Sirio, tramite la Gerarchia Spirituale.)
Il Maestro Tibetano definisce il motto di chi è nato sotto il Segno del Leone ed è accentrato nella propria personalità:
-"Che le altre forme siano. Io governo perchè sono".
-“Io sono quello, e quello sono io” è invece il motto di chi ha superato le prove del Leone.
Volendo sintetizzare la psicologia del Leone possono esserci d’aiuto due carte dei tarocchi: la FORZA e la TEMPERANZA. La prima mostra una figura, di solito femminile, che senza sforzo tiene aperte con le nude mani le fauci di un Leone. Indica, più che il coraggio, l'autorità, la sicurezza in se stessi. Nella carta della Temperanza in cui una fanciulla versa il contenuto di un vaso in un altro può essere riassunto il processo di trasformazione di cui abbiamo già parlato e che è in qualche modo la prova di competenza dei nativi del segno: il processo di INDIVIDUAZIONE, la TRASMUTAZIONE in ORO della PERSONALITÀ.
MEDITAZIONE CON I COLORI per ASTRO🎨CROMÌA
(incontri aquilani e romani)
☀ LEO♌
Con gli acquerelli, partendo da un punto che scelgo, lascio che il giallo espanda la sua luce, poi intervengo cercando una mia posizione e con il rosso percorro sentieri in cui sento che mi sto sperimentando; esco e rientro tornando al punto centrale come disegnando il rosone di una cattedrale. Con l'oro acrilico dispongo qua e là particelle dorate.