Come nessun altro simbolo i Gemelli evocano il mistero della dualità: giorno notte, Sole Luna, maschio femmina, vita morte, bianco nero, destra sinistra…
I racconti mitologici di luoghi ed ere diverse spesso hanno tra i protagonisti una serie di gemelli. Ricordiamo Remo e Romolo nell’ambito romano, Idas e Linceo in quello greco, Fuxi e Nuwa in quello cinese, i fratelli Marassa nel Voudoo e, anche se non propriamente gemelli, si possono annoverare tra questi altre coppie legate in modo speciale come Gilgamesh ed Enkidu, Abele e Caino e persino Giovanni e Gesù.
Romolo e Remo
Idas e Linceo
Fuxi e Nuwa
Fratelli Marassa
Gilgamesh e Henkidu
Gesù e Giovanni
La presenza di elementi significativi del ‘DUE' come opposto e complementare la troviamo in modo esemplare nei due emisferi del cervello (e comunque nella bilateralità del corpo) e finanche nel doppio significato che hanno assunto nell’immaginario le figure di Tito e Dimaco, i due ladroni a lato della Croce, molto simili ai due dadofori che, a lato di Mitra, sono raffigurati in alcuni mitrei: uno alza la torcia verso l’alto, l'altro la indirizza verso il basso. *. L’elenco può continuare: le due nadi Ida e Pingala; Boaz e Yakin, le colonne del Tempio Massonico; il pilastro della Misericordia e quello del Rigore nell'Albero Sefirotico.
In tutte le storie relative ai Gemelli si evidenzia una differenza di base nonostante l'unità che formano: uno è di solito più elevato dell'altro e spesso un fatto di sangue interferisce nel loro rapporto; insomma il binomio risulta tanto intenso quanto drammatico e, oltre a far riflettere sul loro simbolismo, spinge ad analizzare il MISTERO DEL DOPPIO.
Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, sono i gemelli mitologici più conosciuti e rappresentativi tanto da aver dato il loro nome all'omonima costellazione. Sono usciti da un uovo insieme alle sorelle, Elena e Clitennestra e, come loro, possiedono uno natura umana, l’altro divina.
Sono così profondamente uniti e parte l’uno dell’altro che, alla morte di Castore (dovuta ad una lite con Ida e Linceo a causa della competizione per l’amore di alcune fanciulle), ottengono da Zeus l’alternarsi dell’immortalità.
Come terzo segno dello Zodiaco i Gemelli vengono a rappresentare, dopo l'IO ESISTO e l’IO POSSIEDO dei primi due il complesso e impegnativo verbo che tutti noi viviamo in questa fase: IO PENSO!
I Gemelli rappresentano la mente che è il prodotto dell'unione dello spirito (Giove) con la materia (Leda) e possiede un aspetto superiore permanente (Pollùce), e uno inferiore ed effimero (Castore). Quando la mente inferiore si lascia sedurre dall'attrazione dei sensi (le figlie di Leucippo) e dall’aggressività (lite con i rivali), diventa opaca e viene 'uccisa'. La mente superiore, tuttavia, consapevole della sua naturale affinità con l'inferiore, non l'abbandona al suo destino, ma cerca di salvarla. Per questo, Giove consenziente, scende al suo livello, e le permette di risollevarsi.
Il mito ha un profondo significato che ci consente di comprendere meglio le caratteristiche del segno dei Gemelli, essenzialmente simbolo della dualità, dei due poli di materia e forma, quindi dei due aspetti della natura dell’uomo: anima e personalità.
In questo Segno è presente una forte consapevolezza spirituale, intesa come capacità di comprendere a livello intuitivo e non razionale che esiste un mondo diverso e superiore: i Gemelli possiedono una fine intuizione che permette loro di sintonizzarsi ad una realtà transpersonale, che “sentono“ esistere, ma spesso queste percezioni si scontrano con la loro mente fortemente analitica e strutturata e non sono quindi serenamente vissute ed accettate.
Ogni espressione del Gemelli è frutto di una dualità o polarità: uno è intellettuale, l’altro emotivo e sensibile, uno è concreto e razionale, l’altro idealista, uno è maschile, l’altro è femminile, proprio perché racchiude in se’ le due nature, una terrena e l’altra divina e deve sempre fare i conti con questi due poli opposti ma complementari.
Come terzo segno dello Zodiaco viene a rappresentare, dopo l'IO ESISTO e l’IO POSSIEDO dei primi due, il complesso e impegnativo verbo che tutti noi viviamo in questa fase: IO PENSO!
L’anima, attraverso l’esperienza vissuta nel segno dei Gemelli (e tutti da qualche parte abbiamo questo segno in azione), diventa cosciente della sua mente e vuole usarla continuamente, allargandosi ai massimi livelli, e va talmente lontano da perdersi nell' “aere ”, proprio assecondando l’elemento ARIA cui appartiene; ma se diviene consapevole della sua duplice natura, umana e divina, pur sentendosi continuamente trasportata dai piani inferiori ai superiori e viceversa può imparare a discernere la strada giusta da seguire.Secondo gli insegnamenti della Teosofia il motto esoterico dei Gemelli (e naturalmente obiettivo di tutta l'Umanità) è: “Riconosco l’altro sé, e mentre quello declina, io cresco e splendo”.
Questo è lo stadio in cui può essere costruito un ponte tra il 'fratello la cui luce si sta dissolvendo' (la personalità mortale) e il 'fratello la cui luce sta aumentando' (l'Anima immortale). La costruzione di questo ponte è effettuata da Mercurio, il divino messaggero e la simbolizzazione in cielo può essere letta per il fatto che CASTORE, stella tripla, con il tempo sta perdendo il suo splendore mentre POLLUCE la sta acquistando.
Se poi, con un volo che può apparire pindarico, vogliamo collegarci all’assunto esoterico che Castore è simbolo delle PLEIADI e Polluce dell ‘ORSA MAGGIORE, a loro volta evocativi rispettivamente di GIOVANNI e GESÙ, appare spiegata, anche se in modo misterioso, la famosa frase di Giovanni “Egli deve crescere, io invece diminuire”.
Mercurio regola la parola e la comunicazione.
I Gemelli e Mercurio sono molto collegati alla parola parlata e scritta, benchè Mercurio governi anche il segno della Vergine, il parlare è legato a Mercurio-Gemelli e sgorga spesso dalla MENTE INFERIORE che fa emergere la voglia di riflettere come uno specchio le forme pensiero della mente concreta.
Con questa immagine possiamo meglio comprendere la differenza che c'è tra PENSIERO RIFLESSO e PENSIERO VIVENTE.
Nei nativi Gemelli evoluti possiamo ammirare la grandezza cui possono pervenire quando riescono a collegarsi alla MENTE SUPERIORE (Dante Alighieri primo fra molti).
Può sembrare non casuale che l'introduzione della scrittura nella civiltà umana avvenne proprio durante l'Era di Gemelli, fra 6.000 e 8.000 anni fa e, parlando del tema natale, possiamo ricordare che è proprio in casa terza, cosignificante dei Gemelli, che entriamo in età scolare e vi rimaniamo fino all’adolescenza, età in cui spesso sembrano restare molti rappresentanti del segno proprio a causa della moltitudine di esperienze che l’iperattività mentale li porta a compiere.
Il mito di HERMES/MERCURIO è ricco di molti particolari simbolici.
Su un piano filosofico e teologico, Hermes va identificato con una forza mediatrice tra il Cielo e la Terra; può essere ben rappresentato dalla figura di Ermete Trismegisto, corrispondente al dio egiziano Thot, che siede alla porta di Osiride, a cui è attribuito l'arcano libro di Thot o ‘Tavola smeraldina'. Vista la sua abilità ad attraversare i confini, era anche "Hermes Psychopompos" (Ermes accompagnatore di anime) che conduceva gli spiriti di chi era appena morto nel regno sotterraneo dell'Ade.
Sul piano del racconto mitologico appare come intelligente ma anche furbo. Nacque in una grotta e, ancora neonato, si tolse le fasce e uscì dalla caverna. Con il guscio di una tartaruga e le budella di un bue, fabbricò una cetra dal suono dolcissimo. Più tardi la suonò in presenza di Apollo e conquistò il dio che, per ottenere quello strumento, gli lasciò i cinquanta buoi che lo scaltro fratellino gli aveva appena rubato, inoltre gli regalò una verga magica d'oro intorno alla quale due serpenti intrecciati si fronteggiano terminando con due piccole ali spiegate, formando il noto Caducèo.
Questa verga con la sua forma simbolizza la dualità e l’aspirazione alle altezze; può essere interpretata come simbolo della nostra colonna vertebrale: evoca infatti Sushunna, con ai lati le nadi Ida e Pingala.
Il Caduceo è divenuto il simbolo della Medicina.
Interessante ricordare come, nell’attribuzione delle stagioni agli Arcangeli, alla primavera si ritenga particolarmente attivo RAFFAELE, il cui nome significa “Dio guarisce”. Il suo sottile lavoro di rigenerazione trova in Gemelli, segno conclusivo della triade primaverile, il completamento dell'opera di guarigione lavorando attivamente sulla RESPIRAZIONE, attività propria sia del segno, che sovrintende ai polmoni, sia del suo governatore Mercurio, aereo e viaggiatore, come il respiro, che si muove tra CIELO e TERRA.
Per gli antichi Greci in Hermes si incarnava lo spirito del passaggio e dell'attraversamento; ritenevano che il dio si manifestasse in qualsiasi tipo di scambio, trasferimento, violazione, superamento, mutamento, transito, tutti concetti che rimandano in qualche modo ad un passaggio da un luogo, o da uno stato, all'altro anche come passaggio alle altre Dimensioni esistenti oltre la vita fisica. Hermes/ Mercurio funge anche da interprete, svolgendo il ruolo di messaggero da parte degli dèi presso gli uomini.
La capacità di saper parlare, farsi capire e anche comprendere lingue diverse, trova il suo massimo espletamento nel mistero della PENTECOSTE che, forse non casualmente, si celebra nel periodo dei Gemelli. La BABELE dell’incomprensione, della divisione, può essere superata. Le parti divise (che siamo noi) in questa frammentazione dell' UNO tendono purtroppo a trasformare la sofferenza della separazione in ostilità, non riuscendo a riconoscere nell'altro parte del TUTTO di cui ognuno fa parte.
Astrologicamente i GEMELLI e Mercurio sono maestri nell' ANALISI, il SAGITTARIO e Giove, suo segno opposto ma complementare, hanno maestria nella SINTESI. Tornando al simbolo mitologico il gemello Castore vede il molteplice come divisione, la sua parte saggia, il divino Polluce, riunificandosi con il gemello supera lo stato di confusione e frammentazione mirando verso l'alto.
Il fuoco sulla testa degli apostoli riuniti è disceso dall’alto per modo di dire: l'evoluzione della parte Gemelli di ognuno può, con il RESPIRO CONSAPEVOLE, far accendere il SACRO FUOCO del Sagittario che già è in noi e farlo ascendere, illuminante e verticale, verso l’UNO.
MEDITAZIONE CON I COLORI 1
Suggerendo la posizione del foglio in verticale facciamo emergere da un lato pennellate di blu oltremare e dall'altro di rosso porpora (simboli della dualità maschile/femminile). Stendendoli in modo tenue li accompagniamo fino alla parte centrale, dove avremo lasciato spazio per un giallo oro che vibrando verso l'alto evochi il caduceo. Gli si formeranno intorno volute di colore viola.
MEDITAZIONE CON I COLORI 2
Lasciando libera la posizione del foglio, il celeste femminile e il rosa maschile si incontreranno liberamente formando il viola/lilla. Con acrilico color perla faremo brillare elementi perlescenti, anche iridescenti che evochino il mistero delle mille sfaccettature del segno dei Gemelli.